Volgendo lo sguardo verso il futuro, si vedono arrivare ottime notizie dal mercato delle macchine per la lavorazione del legno. La Germania, leader mondiale, ha esportato nei primi sei mesi del 2017 oltre un miliardo di euro evidenziando un aumento del 7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda l’Italia, che mantiene saldo il secondo posto nella classifica dei produttori di tecnologia, le esportazioni nel primo semestre 2017 sono state pari a 724 milioni di euro. Gli Stati Uniti si sono confermati la prima destinazione dei prodotti “Made in Italy” mentre il secondo e il terzo posto sono occupati rispettivamente da Germania e Polonia.
E’ tempo di bilanci anche per il settore delle tecnologie per il legno, ma è anche l’occasione per guardare al 2018, un anno che si prepara ad essere davvero importante per il settore della meccanica industriale, visti anche i numeri registrati dall’indagine congiunturale relativa al 2017.
Il trend che emerge dai dati elaborati dall'Ufficio Acimall, l’associazione dei costruttori italiani di macchine ed accessori per la lavorazione del legno, è proprio quello di mercato in continua crescita ed espansione: nel 2017 si è raggiunto un valore della produzione pari a 2,29 miliardi di euro, registrando un aumento del 11,6% rispetto all’anno precedente. In crescita anche l’andamento delle esportazioni e delle importazioni: le prime si attestano a 1,6 miliardi di euro, ovvero il 7,1% in più rispetto al 2016; mentre le seconde registrano un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, sfiorando il tetto dei 200 milioni di euro.
I migliori clienti dell’industria Made in Italy sono gli Stati Uniti, che hanno acquistato macchine ed utensili italiani per il legno per un valore pari a 165,5 milioni di euro, seguiti dalla Germania con 105,8 milioni, dalla Polonia con 102,4 milioni e dalla Francia con 92,5 milioni.
Questi pochi e semplici dati ci consentono già di avere una panoramica indicativa su questo settore, ma non è tutto. La grande crescita di questo mercato è stata favorita anche dai provvedimenti approvati negli ultimi anni dal Governo italiano.
Tale strategia ha, infatti, consentito alle imprese italiane dell’industria del mobile di incrementare i loro investimenti in termini di macchine ed utensili per la lavorazione del legno, passando dai 743 milioni di euro nel 2016 ai 894 milioni nel 2017. Tutto questo lascia ben sperare per questo 2018, nel quale si pensa si possa addirittura arrivare attorno al miliardo di euro.
Le aziende italiane sono ormai nel pieno di un clima di maggior fiducia e questo status, in concordanza con gli interventi di sostegno statali, sta generando una robusta domanda, superiore anche alle più rosee aspettative.
Ne danno una chiara dimostrazione i dati emersi dall’indagine elaborata dall’Ufficio studi Acimall, che ha registrato nel quarto trimestre del 2017 una crescita degli ordini del 36,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Tale dato è perfettamente in linea con i risultati emersi in termini di commesse in arrivo dall’estero, cresciute del 35,2%, e con l’ottimo andamento della domanda italiana, incrementata del 49,5% rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente.
Questi risultati sono motivo di grande soddisfazione per i costruttori di macchine ed utensili per la lavorazione del legno, ed anticipano una crescita di competitività dell’intero settore del legno e dell’arredo. Dopo anni estremamente complessi, in cui gli investimenti sono stati ridotti al minimo, si preannuncia una vera e propria inversione di rotta, anche grazie all’introduzione di tecnologie sempre più innovative, efficaci e performanti che consentono di incrementare non solo la produttività delle aziende, ma anche la qualità di ciò che si produce.
I dati registrati finora preannunciano un grande futuro per le imprese che si occupano della produzione di macchine ed utensili per la lavorazione del legno. La maggior parte degli imprenditori che operano in questo mercato sostiene, infatti, che si registrerà un’ulteriore incremento degli ordini nel breve periodo, sia dall’estero che dal mercato interno.
All’interno di questo contesto estremamente positivo, gioca un ruolo sicuramente fondamentale l’innovazione tecnologica, propria dell’industria 4.0, che consente di incrementare la competitività del nostro tessuto industriale a livello mondiale, grazie allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia.